Alessandro avrebbe compiuto 75 anni il 13 settembre. Subito dopo la laurea aveva insegnato nel dipartimento Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo. Successivamente iniziò a collaborare con Paese Sera e con La Nazione. Grande appassionato di storia dell’Arte, è stato anche curatore di alcune mostre d’arte fiorentine. Ha scritto “Apparati cerimoniali e ideologia del Principato, Bollettino della società di studi fiorentini”; “Il principe e il diplomatico. Ferdinando II tra il destino e la storia” e “Intellettuali e consenso nella Toscana del Seicento. L’accademia degli apatisti, in Intellettuali e consenso nella Toscana del Seicento”. Critico cinematografico, seguiva ogni anno tutte le rassegne che si tenevano a Firenze.
Ma soprattutto, Alessandro Lazzeri, aveva una grande carica umana, un giornalista impegnato, consapevole del ruolo professionale e molto vicino agli organismi di categoria. Era stato, ripetutamente, nel Consiglio direttivo del Gruppo Toscana Giornalisti Sportivi-Ussi e componente, in varie occasioni, delle commissioni elettorali di Assostampa Toscana. Ci mancherà molto.