Ast in lutto: è morto Piero Ceccatelli, lunga carriera a "Il Tirreno" e a "La Nazione". Collaborava anche alla riabilitazione dei detenuti

L'Associazione Stampa Toscana, con il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti, si stringe alla famiglia per la scomparsa, a soli 65 anni, di Piero Ceccatelli, capace di affrontare con grande coraggio una malattia che non lo aveva comunque fermato. Fin da ragazzo manifestò grande passione per la scrittura con la quale ha saputo raccontare con affreschi vivi la storia quotidiana di Prato e della sua gente.

A 15 anni, nella appena nata Radio Prato, cominciò il lavoro di giornalista: il suo sogno fin da bambino. Frequenta il liceo e diventa corrispondente del Tirreno e scrive per il Guerin Sportivo. In parallelo agli studi in giurisprudenza svolge una intensa attività di free lance per ANSA, Gazzetta dello Sport, Rai 3 Toscana, Progress e dirige i periodici Prato Sport e La Provincia. Dal 1981 al 1992 è redattore e poi responsabile dei servizi sportivi di TV Prato, inaugurando il settimanale "Il gioco è fatto",

Nel' 1989 Piero Ceccatelli viene assunto al Tirreno nella redazione di Prato appena avviata, di cui diventerà vicecapo. Nel 1995 è chiamato a guidare la redazione pratese de “La Nazione”, ruolo che copre per 14 anni con una parentesi a Pistoia. Quindi diventa caporedattore centrale del giornale. Guida infine la redazione di Lucca e lavora all'online. Ha scritto fra gli altri, il libro " Prato Le 100 meraviglie + 1". All'impegno professionale, Piero aveva voluto affiancare anche quello sindacale (componente di Cdr) e quello civile: nonostante la malattia non ha fatto mancare la sua collaborazione alla riabilitazione dei detenuti. In prima linea anche lì. Ciao Piero. Non dimenticheremo quello che sei stato.