Libri: Sandrelli e Giani rievocano lo “scontro” fra Napoleone e Vittorio Fossombroni


Chi era Vittorio Fossombroni, uno dei padri della Toscana, fino ad oggi trascurato dalla storia, conosciuto per le bonifiche in Val di Chiana e per i suoi studi sulla Scienza delle acque? 

In realtà Fossombroni ha avuto un ruolo decisivo della storia della regione, che salvo dall’invasione dell’esercito di Napoleone. Lo rivela un libro appena uscito per le edizioni di Mauro Pagliai, e scritto da Massimo Sandrelli e Eugenio Giani. 

Il volume (corredato da preziose foto Alinari) restituisce a Fossombroni i meriti politici, che ne hanno fatto statista apprezzato da Pietro Leopoldo, Napoleone e dal Granduca di Toscana Leopoldo II, noto come <Canapone>.

Vittorio Fossombroni ha attraversato un periodo storico, fra il 1754 e il 1844, nel quale proprio Pietro Leopoldo varò il nuovo codice penale, nel quale veniva abolita la pena di morte (1786), primo Stato nel mondo. 

Il libro dei Giani e Sandrelli è stato presentato giovedì 4 dicembre 2025 nella Sala Pegaso della Regione Toscana, davanti a un foltissimo pubblico. Oltre al governatore e all’autore, l’incontro ha visto la partecipazione di Sandro Bennucci, presidente Ast, ed è stato moderato da Marcello Mancini, già direttore de “La Nazione”.

Di grande impatto la lettura di alcuni passi del libro da parte di Fabio Baronti e di Lorenzo Carcasci, della Compagnia delle Seggiole.